Durante la conversione in legge del decreto Milleproroghe è stata reintrodotta la proroga del lavoro agile in forma semplificata cioè senza la firma di accordi individuali per i dipendenti con figli fino a 14 anni di età, fino al 30 giugno 2023.

Si tratta, nello specifico, della modifica del termine previsto dall’articolo 10, comma 2, del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 maggio 2022, n. 52, (con riferimento alla disposizione di cui al punto 2 dell’allegato B), che a sua volta prorogava la norma del decreto Salva Italia 18 2020, art 87.

 

Al di là di quelle che sono le novità previste dal disegno di legge di conversione del Milleproroghe, le aziende sono comunque tenute a riconoscere priorità alle richieste di esecuzione del lavoro in modalità agile formulate dalle seguenti categorie di lavoratori:

  • Con figli fino a 12 anni di età;
  • Con figli in condizioni di disabilità (senza limiti di età);
  • Con disabilità in situazione di gravità accertata o caregivers ai sensi dell’articolo 1, comma 255, Legge numero 205/2017.

Con riferimento all’ultimo punto, è caregiver colui che assiste e si prende cura di:

  • Coniuge;
  • Altra parte dell’unione civile o del convivente di fatto;
  • Un familiare o affine entro il secondo grado ovvero, nei soli casi indicati dall’articolo 33, comma 3, Legge numero 104/1992, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non è autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, è riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ex articolo 3, comma 3, della stessa Legge numero 104 o è titolare di indennità di accompagnamento.

 

Siamo arrivati a giugno e il M5S con un emendamento al Decreto Lavoro chiede Proroga fino al 31 dicembre 2023 dello smart working per i lavoratori fragili e i genitori di figli sotto i 14 anni. Una richiesta che difficilmente potrà essere accettata.

 

Attualmente la possibilità di lavorare da casa è ancora concessa a lavoratori fragili e a genitori di minori di 14 anni fino al 30 giugno 2023. Dopo questa data, se non ci saranno ulteriori interventi normativi, la scelta se concedere o meno questa opportunità spetterà solo ed esclusivamente al datore di lavoro.