La riflessione prende le mosse dalla riproposizione di un “fake pubblicitario”  ampiamente circolato ed abusato sui canali social più in vista nel corso della giornata di ieri, giovedì 21 ottobre 2021 .

Francamente , e per dirla tutta , avrei di gran lunga preferito determinarmi per una riflessione che avesse riguardato , per dirne una tra tante , il “Risparmio privato e le  risorse europee per la ripartenza del Paese”, per la celebrazione della 97ma giornata dedicata al Risparmio;
o magari dell’iniziativa, nata nel corso della “27th International Focusing Conference 2016” di Cambridge-Uk, in ragione della quale ogni 21 ottobre si celebra anche la “giornata mondiale dell’ ascolto” ( tema ai più sconosciuto).

Ma , triste seppur vero dirlo , una significativa espressione del genereumano , con una maggioranza dichiarata di “maschietti” , che popolano gli ambienti del più alto professionismo italiano ( piccolo inciso) , restano indiscutibilmente catturati e totalmente assorbiti da una pubblicità, peraltro  “fake” , già ampiamente svilita e contestata ( già negli anni precedenti ) da Donne  di Profilo Altro , la quale nuovamente accende i fari su una offensiva e quanto mai degradante  considerazione della figura femminile .

Il richiamo è ad una (finta) pubblicità , circolata impropriamente , nel lontano 2015 , la cui paternità si fece risalire alla nota casa automobilistica Aston Martin, che celebrava l’idea dell’usato sicuro , impiegando la figura femminile ridotta , senza ritegno alcuno , alla esclusiva considerazione  dei temi più volgari : l’usato e lo scopo sessuale.

La foto pubblicitaria  è dunque un  fake : scoperto facilmente perchè ogni video riportava inverosimilmente una modella diversa a sponsorizzare il marchio. Nel caso di questa foto, quella che ha fatto di più il giro del web, si tratta della  modella olandese, Rosanne Jongenelen , che posò per la rivista PlayBoy del numero gennaio 2012 uscito in Germania.

La Jongenelen, ripresa di spalle ( in pochi le avranno notate , le spalle….) , chilometrica su un paio di tacchi a spillo 12 cm ,  indossa una mise provocante e di grande impatto visivo , e posa per  uno dei fotografi più quotati nel panorama mondiale di riferimento : ma non posa per un tema pubblicitario di Aston Martin .

Un solo indizio poteva suggerire che non si trattasse in effetti di un prodotto professionale: un errore di battitura nell’annuncio, la scritta “Pre Owed” invece di “Pre Owned”, se solo il lobo occipitale frontale  , nella parte  di associazione visiva,  avesse correttamente svolto il proprio lavoro e non si fosse fatto totalmente oscurare dal  “beffardo miagolio ” risalente dalla cintola dei pantaloni (!).

Ma , l’approccio rimane sempre di tipo superficiale e qualunquista .

Dove il qualunquismo, non è maschilismo : ma diciamocelo pure , Ignoranza .

E la superficialità è riconoscibilissimo retaggio del popolo  degli ” anche io a tutti i costi” .

La pubblicità, infatti, è a tutti gli effetti un “remake” di uno spot della BMW del 2008,   mostrava il viso di una modella bionda con lo sguardo seducente e la stessa frase utilizzata anche da Dream Car: “You know you are not the first. But do you really care?”. Pubblicità che dopo le numerose critiche ricevute era stata ritirata dall’azienda tedesca.

Pubblicità differente, ma con le stessi sorti anche per Audi che in Cina aveva lanciato uno spot (poi rimosso dopo le numerose critiche) in cui la donna veniva paragonata alle auto usate. Nel video si vede la suocera che, pochi minuti prima del fatidico sì sull’altare, tira il naso, controlla le orecchie, ispeziona i denti e il cavo orale della nuora. Poi si allontana e mostra il pollice alzato alla coppia, subito dopo compare un’auto rossa e viene ricordato ai clienti che “una decisione importante deve essere presa con attenzione”. Lo spot si chiude con la presentazione delle vetture usate dell’azienda automobilistica tedesca.

Semplificando e decidendo di “tradurre” la tanto celebrata “genialità” della comunicazione ideata dai managers delle note case automobilistiche ,  con un paio di cosce piazzate su 12 cm di tacchi , un bel fondoschiena  ed una evidente predisposizione  “al nuovo utilizzo” , il prodotto ( la donna al pari dell’auto usata) può validamente essere rimessa sul mercato , per uno sprint finale : panorama in cui il limite corrente tra (Ri)utilizzo della donna quale esclusivo oggetto di piacere sessuale e negazione totale delle facoltà intellettive della stessa ,  può condurre solo ad un desolante e quanto mai mostruoso scenario di bestialità e sindrome del  ” small penys”, di cui evidentemente un significativo numero di maschietti sono affetti .

Da Donna che vive ogni giorno in mezzo a tanti maschi , ma in mezzo a pochissimi Uomini , e  Donna Professionista che sgomita e ruggisce contro la prepotenza di sedicenti colleghi , i quali  nascondono sotto la toga  o al di là di una scrivania di cristallo ( scusandosi del fatto che resteranno seduti al proprio posto per “comodità” )  le proprie frustrazioni , valuto campagne di questa natura assolutamente e preliminarmente offensive proprio per il sesso maschile : perché ancor prima che svilire , o quantomeno, “tentare di svilire” le qualità intellettive ed emotive di una donna , campagne di siffatta natura partono dal presupposto che il primo pubblico a cui vengono rivolte sia un pubblico di poveri ignoranti , qualunquisti e superficiali .

In buona sostanza , per chi non lo avesse capito , mercificare il corpo di una donna come unico ed esclusivo metodo per catturare l’attenzione della persona media , relega ad un quoziente intellettivo da numeri relativi il destinatario tipizzato dal “manager geniale (per altrui ammissione) della comunicazione “: in poche parole la BMW , piuttosto che la AUDI , adeguano il livello di comunicazione al tipizzato gruppo di destinatari .

La questione non è il “femminismo” , di cui pure vengo soventemente tacciata: la questione qui è l’intelligenza semplice , non quella articolata .

L’argomento qui è il Rispetto e la Percezione della Donna nel mondo .

Dico ai miei colleghi avvocati , due in particolare , con i quali all’interno di un gruppo WhatsApp ( costituito da fior di professionisti legali  della “Bene Cosenza”  ) nella giornata di ieri sono corse riflessioni pungenti sulla circolazione di questa fotografia , che valuterei una “genialata” se una casa automobilistica , nell’intenzione di pubblicizzare la solidità e l’affidabilità di un prodotto o l’alta ingegneria  tecnica e meccanica del medesimo prodotto , formulasse un parallelismo con un bel discorso di Angela Merkel , con un intervento di nota di Christine Legarde o una brillante conversazione con Alice Schwarzer, o con Marta Cartabia , Alessandra Celletti , Raffaella Gregori , Cristina Boccassini , Giovanna Botteri , tante altre ancora , che pur affermando la propria femminilità , fermano le lancette di un  orologio , catturando l’attenzione del mondo su se stesse ,  prima e subito,  per la propria struttura mentale e culturale .

Continuo a pensare che , se è vero quello che scientificamente è provato e comunicato , sono i primi 7 secondi visivi che impattano e determinano la prima impressione  tra le persone , difficilmente poi modificabile nel corso delle relazioni umane , i miei primi 7 secondi , tra stretta di mano e pronuncia del “piacere della conoscenza” siano tutti assorbiti dall’eleganza
dei modi e dall’affabilità della cultura , e non certo dal colore del io rossetto o dalla altezza dei miei tacchi .

Adesso vi chiedo :  alla fine , se non siete stati i primi ad iniziare la scalata dell’ intelligenza , vi interessa realmente ?

Siate i primi da adesso ,  iniziatela questa scalata verso le vette dell’intelligenza e della cultura delle Donne che fanno la Differenza .

Maddalena Russo , avvocata .